Oggi alla ricerca del mio porta tabacco perduto ho assistito a un fenomeno ESP, Extra Sensorial Phenomena!
Antefatto:
Domenica alla sagra della Veranccia a Solarussa perdo il mio magnifico e glorioso portatabacco inglese, me ne accorgo sulla via di casa, accosto e faccio una minuziosa ricerca all interno della macchina: sotto i sedili, nel tappettino, nel cofano! anche in posti dove normalmente non la poserei mai, nulla, inizio ad abbandonare mentalmente l' idea del porta tabacco e parto alla ricerca.
Arriviamo ora al fatto vero e proprio:
Preso da un istinto nostalgico mi dirigo verso Solarussa nel parcheggio della sagra della Vernaccia,e inizio meticolosamente a MScercare segni del mio porta tabacco , ma invano, un vecchio mi osserva curioso dal cancello di ingresso del suddetto parcheggio, sulle prime lo ignoro, e continuo la mia ricerca, nulla di fatto ancora, rassegnato mi avvico alla macchina per tornare a casa,ovvia e qua la conversazione con il curioso signore...
[Io] Buonasera!
[MS] ohhahhuuhhh
[Io] tutto bene?
[Ms] ahhhohhhhahhh
[Io] (penso sia sordomuto a sto punto) guardi stavo cercando il borsello nel parcheggio, ma purtroppo non l' ho trovato...Gesto universale di allargare le braccia orizzontalmente e farle ricadere sulle gambe, rassegnazione e disdetta!
[MS] Indica una costruzione in cima alla collinetta, e punta il suo occhio,Gesto universale di guarda là!
[Io] insistendo: Eh guardi non l ho trovato , dai non fa nulla, vuole un passaggio verso il paese?
[Ms]ahhhhhohhhhuhhhhahhhhh
[Io]ah si vuole fare una passeggiata? D'accordo, arrivederci, buona giornata
[MS] fa uno strano segno con la mano, mima lo scrivere su un foglio
[Io] Gli porgo carta e penna...vedo che mi fa cenno di non volerle
[Ms]indica il cielo e : ahhhohhhuhhhhohhhh
[Io] arrivederci, di nuovo
Arrivo sino al paese, sovrapensiero,mi ritrovo accostato in un parcheggio poco lontano, mi viene l 'impulso di riguardare nella macchina, sotto il sedile e quant'altro.
Il porta tabacco stava sul sedile di dietro!intendo sopra, in piena vista!
Premetto che la macchina era chiusa a chiave e i finestrini erano tutti alzati, vedo il signore all altezza della stazione e lo saluto,accosto per fargli vedere il mio glorioso ritrovamento,il tempo di scendere dalla macchina e il signore è scomparso, penso sia entrato dentro la stazione o abbia fatto un giro strano, ma il piazzale è completamente aperto, e la stazione è chiusa...
ESP?
Pragmaticamente sono contento di aver ritrovato il porta tabacco, in quanto al signore dagli strani versi, sempre diversi poi eh,modulari, non so e sinceramente non mi importa.
That's all folks!
| Void
| esistenza e percezione
mercoledì 4 dicembre 2013
mercoledì 2 ottobre 2013
mercoledì 7 agosto 2013
dead bread
I play the song of the trails
life lives on crossroads
i can see the swamps
glad i m out of the mud
shifting realities over conscious
i m a tourist, i feel outsider
that is a realization that white car a mirror in the dark
touched just the surface
dead cat smell on my nostrils
yeah sure i m heading out of here
Thanks for the buzz
all in the shire
made surely an impression
a forgotten way of life
all that folks what kind of lozanghes are you taking matey?
not sure the way out,
more sure the way in now
and i m gone, i m out...
life lives on crossroads
i can see the swamps
glad i m out of the mud
shifting realities over conscious
i m a tourist, i feel outsider
that is a realization that white car a mirror in the dark
touched just the surface
dead cat smell on my nostrils
yeah sure i m heading out of here
Thanks for the buzz
all in the shire
made surely an impression
a forgotten way of life
all that folks what kind of lozanghes are you taking matey?
not sure the way out,
more sure the way in now
and i m gone, i m out...
lunedì 21 gennaio 2013
Limbo
Consapevoli del nostro processo di avanzamento attraverso i cambiamenti scegliamo quale sia il nostro habitat, invogliati forse a ricreare quello che più ci stimola o ci stimolerebbe, idolatriamo
posti lontani, esotici , tropoci, posti caldi, quello che però realmente ci fa apprezzare a pieno l esistenza è il bisogno di pericolo, vedere la nostra vita messa a repentaglio ci fa meglio gustare
quegli attimi statici , monosillabi, tutto ciò che perviene da un ambiente assurdo, asettico viene considerato puro e alla stregua di esso viene poi anestetizzato dal nostro stesso metabolismo
il voler dimostrare la nostra capacità di fare, superare quelli che sono i nostri limiti, quelli che sono i nostri traguardi, ci porta lontano, poichè inadatti a comprendere il come adattare la vita percepita a
a quella esterna, poichè la percezione non proviene dall interno ma solo da quello che la mente spinge a credere, non bieche bugie ma come l interno risponda all esterno , e ampliandosi ci risollevi dal Limbo
un posto sacro, non di agonia ma di riposo, ove preparare le forze a sorreggere quanto detto, una percezione accettabile internamente dell esterno.
Un solo posto ci rende veramente completi, la nostra mente, che non gode nella realizzazione ma nella pianificazione, godetevi il viaggio che quando si arriva o si riparte lo si fa piangendo.
non lasciamo per questo deviarci dal Void, questo deve spingerci all annullamento, alla distanza quasi a livelli australi, della nostra percezione, qua risiede il modo di essere, allontanarsi dalla percezione esterna
Quando solo quella prevale la mente si annulla e lascia il corpo , quindi ci completa, senza cambiamenti si perdura, ( prendetelo come uno stato di ibernazione cosciente ) senza che corpo o mente se ne accorgano questi vengono Entrambi assopiti,
Da qua nasce il piacere...tale da annullare la percezione dello stesso.
in fede
Perfetto.
venerdì 13 aprile 2012
Overjump
La capacità di mantenersi asettici, quando si viene svegliati di soprassalto, è una delle prove più dure da affrontare, quando corpo e mente non sono ancora pronti a ricevere input e meno che mai a produrre
output. Quando esseri infelici vengono a turbare la pace e la quiete, quando essi vogliono condividere la propria infelicità, la capacità di restare asettici diviene una prova un esperimento
raffigurate nella mente una sfera , una sfera assoluta, senza legami o sbavature sulla superficie, quella sfera siete voi e quella sfera è l'universo, fuori dalla sfera sta il fastidio, la turba della pace, la mente
ora è portata a pensare che l'io debba arroccarsi all'interno, per quanto riguarda l'esperimento l'io deve invece fluttuare sulla superficie , ammettendo all'interno solo benefiche sensazioni, è semplice farlo
in un luogo silenzioso, isolato, tranquillo, difficile invece e questo sfida qualunque santone o yogi è farlo nel proprio letto appena svegliati di soprassalto, è là la vera prova
si raccoglie tutta la forza interiore e la si trova mancante, è doloroso anche solo produrla, il sonno è stato interrotto, il corpo non risponde, l' obbiettivo è quello di tornare a quella atavica condizione
ascetica nella quale ci si trovava prima, lasciare che tutto scorra senza combatterlo, maggiore è l'infelicità del vostro molestatore , maggiore è il tempo che richiederà l'esaurimento delle sue forze
la tentazione di combattere tale avversità è forte, fortissima, violenta, ma qua sta l'errore, poiché l'essere infelice si nutre di violenza, si lascia alimentare da essa, senza ossigeno non v' è fuoco,
la soluzione resta quella di lasciare il molestatore solo con se stesso e fortificarsi poiché ogni secondo di sopportazione avvicina alla meta, solo se la vostra sicurezza è minacciata dovete reagire
e questo arriverà in maniera inaspettata come un lampo a ciel sereno, colpite con tutta la forza dalla minore distanza, con l'attitudine a polverizzare, restituite l'infelicità che vi viene data, voi non la
volete.
output. Quando esseri infelici vengono a turbare la pace e la quiete, quando essi vogliono condividere la propria infelicità, la capacità di restare asettici diviene una prova un esperimento
raffigurate nella mente una sfera , una sfera assoluta, senza legami o sbavature sulla superficie, quella sfera siete voi e quella sfera è l'universo, fuori dalla sfera sta il fastidio, la turba della pace, la mente
ora è portata a pensare che l'io debba arroccarsi all'interno, per quanto riguarda l'esperimento l'io deve invece fluttuare sulla superficie , ammettendo all'interno solo benefiche sensazioni, è semplice farlo
in un luogo silenzioso, isolato, tranquillo, difficile invece e questo sfida qualunque santone o yogi è farlo nel proprio letto appena svegliati di soprassalto, è là la vera prova
si raccoglie tutta la forza interiore e la si trova mancante, è doloroso anche solo produrla, il sonno è stato interrotto, il corpo non risponde, l' obbiettivo è quello di tornare a quella atavica condizione
ascetica nella quale ci si trovava prima, lasciare che tutto scorra senza combatterlo, maggiore è l'infelicità del vostro molestatore , maggiore è il tempo che richiederà l'esaurimento delle sue forze
la tentazione di combattere tale avversità è forte, fortissima, violenta, ma qua sta l'errore, poiché l'essere infelice si nutre di violenza, si lascia alimentare da essa, senza ossigeno non v' è fuoco,
la soluzione resta quella di lasciare il molestatore solo con se stesso e fortificarsi poiché ogni secondo di sopportazione avvicina alla meta, solo se la vostra sicurezza è minacciata dovete reagire
e questo arriverà in maniera inaspettata come un lampo a ciel sereno, colpite con tutta la forza dalla minore distanza, con l'attitudine a polverizzare, restituite l'infelicità che vi viene data, voi non la
volete.
mercoledì 11 aprile 2012
Fuori a fumare
I desideri , sono i desideri che ci legano al mondo, che tengono uniti anima e corpo, i desideri diventano bisogni, poi divengono vizi, poi noia, eppure la parola desiderio risulta in ogni circostanza avere una
accezione positiva, anche in punto di morte si chiede l'ultimo desiderio, il corpo non vuole che l'anima lo abbandoni, così produce desideri, bisogni e così via, il corpo si sente minacciato dall'anima, produce
endorfine per assopirla, per farla restare ancora un poco, un amante esigente che alla fine prende il sopravvento, l'occhiale non è impotente dinnanzi a esso, ma si accontenta di piccole soddisfazioni
mentre la vita scorre, tutto scorre, l'esperimento di oggi è questo, quando si sente di volere immensamente una cosa, immediata, cibo vestiti, prodotti di natura consumistica varia, allora si mette
alla prova il sistema, resistete, dite a voi stessi , no guarda meglio di no, non lo desidero più.
Il corpo inizierà violentemente a rilasciare varie sensazioni tipo:
1) Lo prendo lo stesso, io sono in controllo, non tu
2)Forse è meglio non prenderlo, che peccato lo volevo così tanto
3)Perché resisto al desiderio?
Ora al punto in cui siete praticamente davanti alla cassa o check out, ( si lo so avete ceduto ) provate a immaginare di avere l'oggetto desiderato già con voi, percorrete le fasi sopra elencate :
desideri, bisogni, vizi, noia, tutte in una volta, in rarissimi casi e sottolineo rarissimi, il processo elimina il desiderio, il difficile è mantenersi essenziali, non usare questo come trampolino e rivolversi in un altra cosa, un altro desiderio.
Risparmio corrente e vado fuori a fumare.
lunedì 26 marzo 2012
Necessità di andare al bagno.
Il diverso approccio alla percezione ci porta spesso a discutere sui termini, o meglio a intendersi prima sui termini, il nostro occhiale ha delle categorie programmate e programmabili molto molto selettive,
selettive in quanto alcune espressioni hanno dei significati i quali pur essendo universalmente diffusi sono intesi in molteplici sensi, le espressioni che colpiscono maggiormente il cervello sono le parole
assolute: tutto, niente, mai, sempre, ovunque, da nessuna parte; questo porta a reagire il ricevente ( nei modi più varii ) e a prendere posizione a riguardo, a far immancabilmente denotare la propria posizione
il suono arriva al cervello più lento della luce ma allo stesso tempo più dirompente, ecco un altro esperimento da sperimentare, trovatevi in una stanza silenziosa con almeno due persone che leggono
o che osservino qualcosa, pronunziate una vocale ad alta voce, come AH EH IH OH UH una sola di questi o anche tutte, immediatamente tutti distoglieranno le loro percezioni per concentrarsi sulla vostra
espressione, e maggiore è il silenzio iniziale ( in biblioteca e.g. ) direttamente proporzionale sarà l'urto diretto ai cervelli. I più compulsivi si affretteranno a riprendere il controllo della situazione,
spingendosi a chiedere: che succede? o rivolgendo sguardi interrogativi o al limite di dissappunto, li avete strappati dalle loro percezioni, allarmandoli! La tartaruga ha battuto Achille, chiedo scusa, ho necessità di usare il bagno ora.
selettive in quanto alcune espressioni hanno dei significati i quali pur essendo universalmente diffusi sono intesi in molteplici sensi, le espressioni che colpiscono maggiormente il cervello sono le parole
assolute: tutto, niente, mai, sempre, ovunque, da nessuna parte; questo porta a reagire il ricevente ( nei modi più varii ) e a prendere posizione a riguardo, a far immancabilmente denotare la propria posizione
il suono arriva al cervello più lento della luce ma allo stesso tempo più dirompente, ecco un altro esperimento da sperimentare, trovatevi in una stanza silenziosa con almeno due persone che leggono
o che osservino qualcosa, pronunziate una vocale ad alta voce, come AH EH IH OH UH una sola di questi o anche tutte, immediatamente tutti distoglieranno le loro percezioni per concentrarsi sulla vostra
espressione, e maggiore è il silenzio iniziale ( in biblioteca e.g. ) direttamente proporzionale sarà l'urto diretto ai cervelli. I più compulsivi si affretteranno a riprendere il controllo della situazione,
spingendosi a chiedere: che succede? o rivolgendo sguardi interrogativi o al limite di dissappunto, li avete strappati dalle loro percezioni, allarmandoli! La tartaruga ha battuto Achille, chiedo scusa, ho necessità di usare il bagno ora.
Iscriviti a:
Post (Atom)