Il diverso approccio alla percezione ci porta spesso a discutere sui termini, o meglio a intendersi prima sui termini, il nostro occhiale ha delle categorie programmate e programmabili molto molto selettive,
selettive in quanto alcune espressioni hanno dei significati i quali pur essendo universalmente diffusi sono intesi in molteplici sensi, le espressioni che colpiscono maggiormente il cervello sono le parole
assolute: tutto, niente, mai, sempre, ovunque, da nessuna parte; questo porta a reagire il ricevente ( nei modi più varii ) e a prendere posizione a riguardo, a far immancabilmente denotare la propria posizione
il suono arriva al cervello più lento della luce ma allo stesso tempo più dirompente, ecco un altro esperimento da sperimentare, trovatevi in una stanza silenziosa con almeno due persone che leggono
o che osservino qualcosa, pronunziate una vocale ad alta voce, come AH EH IH OH UH una sola di questi o anche tutte, immediatamente tutti distoglieranno le loro percezioni per concentrarsi sulla vostra
espressione, e maggiore è il silenzio iniziale ( in biblioteca e.g. ) direttamente proporzionale sarà l'urto diretto ai cervelli. I più compulsivi si affretteranno a riprendere il controllo della situazione,
spingendosi a chiedere: che succede? o rivolgendo sguardi interrogativi o al limite di dissappunto, li avete strappati dalle loro percezioni, allarmandoli! La tartaruga ha battuto Achille, chiedo scusa, ho necessità di usare il bagno ora.
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